Inoltrandoci avanti nella vita ( avendo avuto la fortuna di arrivare ad una certa età) si precisano elementi di conoscenza di sè: altro genere di tasselli (rispetto a quelli che ieri ho citato in altro spazio): più intimi, questi. Raramente ci sono nella vita occasioni in cui si fa luce su se stessi in maniera chiara, e senza la consulenza di uno psicanalista. In genere, il percorso con questa figura è accidentato. Miglior vantaggio si può ottenere da una semplice consulenza psicologica, talvolta, che ti illumini un angolo, che ti proponga una visuale. A parte questi aiuti possibili, c’è comunque la vita che si premura di insegnarti di te, sempre che si sia in ascolto, sempre che ci teniamo a illuminare, a capire. La memoria viene in aiuto a volte, quando abbastanza a sorpresa – per noi a sorpresa perchè la memoria – lei – ha elaborato e composto fatti in maniera sistematica col tempo per arrivare a parlarci) ci ricordiamo di fatti che abbiamo vissuto, incontri, azioni, parole – che avevamo rimosso totalmente dalla mente. E’ quando ad esempio abbiamo questa occasione di dire a noi stessi: ma io ho fatto QUESTO? –
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