Biografici e autobiografici, Ritratti

Le cose hanno vita.

La penna biro

C’è una penna biro un po’ magica che, da almeno quindici anni, non smette di funzionare. La avevo avuta, come omaggio e ricordo, dal gestore di una pizzeria, in quel di Montecampione. Il signor Mario è signora erano persone simpatiche e affettuose. Arvano un cagnolino nero, vivace e simpatico, e mi dissero che era venuto a colmare il vuoto di un altro, che era stato avvelenato. Che cosa crudele! Ma come era avvenuto – chiesi. Il cagnolino – mi rispose – usava disinnescare – con un abile colpo di zampetta, le trappole nei prati, durante il suo vagabondare con l’amato padrone Marco. E quella sua attitudine, alla lunga, aveva dato fastidio. La mia penna magica è un ricordo di Buck e della sua vita eroica e ben spesa. La penna ha un’anima che non si esaurisce, come il ricordo di lui. (Germana Pisa, 12 agosto 2018 Olda (Bg).

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