Biografici e autobiografici

Euritmia.

Un giorno, in quarta elementare, la cara maestra Lina P. ci presentò un’amica e disse che con lei avremmo fatto, un’ora alla settimana, euritmia. La nuova insegnante, Liana, ci parò brevemente di questa nuova attività che avremmo svolto in palestra. Scoprimmo il giorno dopo che si trattava di una ginnastica dolce, che richiedeva movimenti leggeri, armoniosi, lenti, e vesti larghe e morbide per praticarla. Mi ricordo Liana che, nel praticare quella che era quasi una danza, sembrava senza peso, tale era la morbidezza dei suoi movimenti. Il suo sguardo era estatico. Non mi sembra tuttavia che noi bambine capissimo il senso di quella ginnastica; io poi, che sognavo intensamente di diventare ballerina classica, dovetti un giorno ascoltare Liana denigrare quella disciplina che tanto amavo. Ciò non contribuì ad aumentare il mio amore verso l’euritmia.

Germana Pisa
Pubblicato nel libro Nelle pagine del tempo. Le parole salvate dai ricordi, a cura di Alfredo Tamisari, edizioni EmmeTi.

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