Biografici e autobiografici, Letterari

Il tempo che ci è dato.

Il tempo, l’orizzonte e gli strumenti sono quelli, non è dato uscirne; a meno che non si abbia la ventura di vivere un viaggio nel futuro come ci insegna Tenet. e avere anche la possibilità di tornare nel presente, cambiando le carte in tavola delle possibilità originarie. A volte capita di domandarsi se abbia un significato il fatto che noi si viva in questi attimi e non in altri e accanto alle persone e alle cose date; https://www.germanapisa.it/2020/07/08/noi-contemporanei/ più spesso ci lasciamo vivere senza riflettere a qualcosa che assomigli a questi pensieri. In un certo senso il fatto che ci troviamo in un luogo e in un tempo dati può indurci a chiamare questo destino. Noi possiamo forzare la mano a questo destino, in vari modi,  bruschi o delicatI, ma non usciremo dal fatto che ci siamo trovati a vivere in un contesto preciso, personale e collettivo. Possiamo comunque cercare di forzare la mano anche alla vicenda del destino collettivo e avvicinarsi così alla comprensione del perchè siamo qui, che io penso sia per perseguire un fine non solo personale, ma collettivo.

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