Non so se sia per l’età, ma mi convinco sempre più del fatto che la nostra vita ha un senso solo se la pensiamo e la sentiamo come un progetto collettivo, in cui noi siamo – ognuno di noi – protagonisti: ognuno col suo ruolo, col suo progetto di vita insito nella scrittura intima. Questa, diversa – come sappiamo – da qualsiasi altra; come diverso da miliardi di altri è il disegno di un fiore di ghiaccio o di un fiocco di neve.
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