Biografici e autobiografici, Letterari

Relatività.

E’ certo o probabile che un giorno potremmo rimpiangere quello di cui oggi ci lamentiamo. Potremmo essere soli e tristi e trovarci a rimpiangere chi una volta ci dava noia. Potremmo voler fare un lavoro urgente e desiderare molto di renderci utili per questo, ma non avere la forza di farlo come la avremmo avuto un tempo. Potremmo non poter camminare o camminare a fatica e rimpiangere quando ci lamentevamo di dover fare un pezzo di strada in più a piedi. Potremmo desiderare di leggere e studiare con tutta la forza del nostro desiderio ma non vederci abbastanza e allora rimpiangere quando abbiamo sbuffato in cuor nostro per tutto quanto c’era da leggere o studiare, o – peggio – non aver seguito i consigli per conservare bene la facolta di vedere. Ci potrebbero essere altri motivi come questi ancor più seri, oppure leggeri e meno gravi di ripensamento e rimpianto; ma quello che voglio dire a me stessa, e lo dico ogni mattina, è che sono grata di quanto la giornata che viene mi offrira’; ringraziando per questo dio. Una volta un amico mi ha fatto sorridere, gli dicevo questo, che ringrazio il dio e mi disse Giusto! meglio tenerlo buono. Sorrisi per la battuta in odor di accentuata superstizione ma la persona che disse così era solo dotata di pragmatismo e sens of humor. Mi confermai che la mia preghiera mattutina aveva altra matrice che non quella anche se mi ha toccato quella affermazione. Poi mi sono assolta del dubbio di fede e ho confermato la mia fede nella relatività del tutto intorno e dentro di noi.

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