Letterari

Conoscenza di sè.

Noi non conosciamo il nostro corpo fisico; la maggior parte di noi attraversa il tempo di vita che gli è concesso senza avere piena coscienza dei particolari della struttura del proprio corpo: del come sono disposti gli organi, e di come interagiscano tra di loro. Abbiamo, io credo, la maggior parte di noi, potrei sbagliarmi, (a meno che non siamo laureati in medicina) una conoscenza che possiamo definire superficiale, o sommaria della struttura che ci sostiene . Alla ignoranza che riguarda il nostro corpo fisico si unisce quella che riguarda la nostra psiche, anche se talvolta può essere che conosciamo più di questa che dell’altra. Conoscere bene quello che c’è e quello che avviene nel nostro corpo fisico sarebbe evidentemente fondamentale anche ai fini del rispetto che sarebbe opportuno avere per le sue funzioni, per il suo lavoro al nostro servizio. Si potrebbe dare il fatto che una particolarità di qualche nostro organo o suo comportarsi influenzi la psiche. Sappiamo bene – chi più chi meno di noi – che il contrario avviene puntualmente: la psiche o meglio il suo benessere o malessere interessano il corpo fisico: un organo del corpo si può ammalare a causa di una prolungata sofferenza psichica, o spirituale. E’ ugualmente vero che una sofferenza acuta e prolungata del corpo può portare allo sconforto spirituale, alla disperazione. A me preme dire in questo contesto oggi che sarebbe auspicabile conoscere il massimo possibile di sè, come corpo e spirito; e sono stata mossa dall’inoltrarmi in questo argomento da una certa mia convinzione che noi si conosca di più ( e ci occupiamo di più) di come siamo fatti in quanto psiche – il suo funzionamento, le sue esigenze, quel che si dice e si scrive per conoscerla e per curarla – rispetto a come conosciamo il corpo, nel suo funzionamento, nei suoi segnali. Sono inoltre affascinata dal fatto che ci sono individui che sono riusciti a domare la sofferenza del proprio corpo e prolungare la esistenza in vita usando il potere della mente. Un nome per tutti: Stephen Hawking – il più noto, non certo il solo. Sono affascinata dal corpo, dalla meraviglia del suo funzionamento, dai segnali che dà, dalle difese che mette in atto, dal premio che ci riserva se lo trattiamo bene, o al contrario. Corpo e mente: una meraviglia della creazione. Da ultimo, mi piace ricordare e citare una frase che udii, che intendeva informare su un meccanismo meraviglioso del nostro corpo-spirito: esso tende alla propria guarigione, alla propria rigenerazione. ***Sono passati credo più di sei anni dal momento in cui ho cominciato a pensare al mio corpo in modo più confidenziale e non potrò mai essere più grata di quanto sono stata nel vedere una foto su di un quotidiano che mostrava le condizioni di un polmone umano di fumatore. Lì è partita la mia decisioe di smettere di fumare sul serio, forse un po’ per il ribrezzo che mi suscitava quella immagine, e poi per una improvvisa domanda che ho rivolto a me stessa: ma perchè io devo trattare così il mio corpo?! Qui ci tengo a dire che questo rispetto che intendevo d’allora in avanti riservargli era infuenzato anche dalla mia convinzione della vita come dono di un Essere superiore, cui riservare rispetto.

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