Oggi ho impiegato la mia abilità a non fare troppa confusione in cucina perchè per quanto in altro spazio abbia celebrato le lodi della spontanea confusione creativa, tale spontaneità aveva raggiunto vette inusitate presentandosi come una alluvione o una cascata di cibarie e stoviglie piccole e grandi che si contendevano lo spazio sul tavolo, sul piano di lavoro, sulle mensole. Rinunciando a vagheggiare di proporre quelle composizioni a una qualche Biennale come confusione d’artista, o simile, ho preso una intima decisione: userò meno stoviglie, così il problema si risolverà velocemente.
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